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altro Shuma LS Comfort…

Rosso Antico

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5.871
Provincia
FG
Kia
Cee'd
Anno
2014
Il post di presentazione di un nuovo Amico del Forum (@towel52, che con questa vettura ha percorso oltre 400 k km) mi ha spinto a scrivere una recensione diciamo, retrospettiva, su questo vecchio e semi-sconosciuto modello Kia, che ho guidato per diversi anni. La Kia Shuma era derivata dalla Sephia, con cui condivideva il pianale. Il disegno di carrozzeria ed interni era, però, alquanto diverso, i propulsori un po’ più evoluti, le sospensioni parzialmente riprogettate ed il bagagliaio decisamente più grande. Questa vettura (anche a causa del marchio allora poco conosciuto) ebbe scarso successo in Italia, al contrario di altri paesi Europei.

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Modello: Kia Shuma, 5 porte, 1° serie, 2° lotto (1999 - 2001)
Cilindrata: 1.5 lt (aspirato, potenza 65 kW/88 CV @ 5000 g/min, coppia MAX 135 Nm @ 4000 g/min)
Alimentazione: benzina
Allestimento: LS Comfort
Colore: Blu cobalto micalizzato (vedi prima foto a sx)
Anno di immatricolazione: 2000
Km percorsi al momento della recensione: 140 k circa

NB: ho preferito riferire i giudizi rispetto agli standard costruttivi e qualitativi delle attuali vetture. I voti, espressi su una scala da 0 a 10, possono quindi risultare, in qualche caso, un po’ scarsi.

Design esterno
La linea della Shuma, anche se non sgradevole, era piuttosto anonima e, forse, un po’ “da nonnetto”. Si trattava in effetti di una hatchback (quindi con portellone) "travestita" da tre volumi. In compenso, era ben equilibrata e molto pratica. La verniciatura era ben fatta ma non tutti i (pochi) colori disponibili erano “azzeccati”. Purtroppo, le superfici verniciate risultavano troppo delicate e vulnerabili anche a piccolissimi impatti. I cerchi in lega, dal disegno non proprio ben riuscito, erano disponibili solo come optional a pagamento. Gli pneumatici di serie 185/65 R14 sembravano davvero un po' troppo piccoli in relazione alle dimensioni della vettura. Ad esempio, la Ford Focus dell’epoca montava, se non sbaglio, ruote 195/55 R15. In compenso, il rapporto d'aspetto contribuiva a migliorare il comfort. Manco a dirlo, deludenti le performance degli pneumatici di primo equipaggiamento Kia, i soliti Hankook :(.
Voto: 6

Posto di guida
Giudizio solo parzialmente positivo. Regolazioni di volante e sedile a mio parere insufficienti: il volante era regolabile in altezza ma non in profondità, mentre l’escursione della regolazione in altezza del sedile risultava scarsa. Per me, che sono di statura medio-alta, la posizione di guida risultava comunque piuttosto bassa, anche se nient’affatto scomoda. Ovviamente, totale assenza di controlli al volante. Apprezzabile però la chiarezza e l’illuminazione del quadro. Ben posizionate le leve del cambio e del freno a mano. Pedali e foot-rest ben dimensionati, con giuste distanze ed inclinazioni. Vano del bracciolo anteriore ben sfruttabile grazie anche alla presenza di un “cassettino” posteriore utilizzabile dai passeggeri.
Voto: 6

Plancia
Il disegno della plancia era molto pulito, quasi tutte le segnalazioni ed i comandi erano ben disposti e facilmente individuabili. Purtroppo, i materiali plastici erano di qualità appena sufficiente. I montaggi risultavano precisi, ma ben lontani da quelli di una vettura “premium”. In compenso, i rivestimenti di plancia/pannelli ed i tessuti dei sedili erano robusti, duraturi, molto facili da pulire e resistenti a macchie, urti e graffi.
Voto: 6

Abitabilità
L’abitacolo della Shuma era un luogo abbastanza confortevole. La vettura era compatta, ma lo spazio interno risultava più che sufficiente per quattro adulti di statura medio-alta. Le sedute risultavano piuttosto comode. I vani portaoggetti, però, erano davvero pochi e le tasche delle portiere erano piccole e poco sfruttabili.
Voto: 6.5

Bagagliaio
Ampio, soprattutto in lunghezza, lo spazio disponibile nel bagagliaio, che aveva una forma abbastanza regolare. Un po’ scarsa l’illuminazione. Il rivestimento interno era robusto e di qualità più che accettabile. Gli schienali erano ovviamente abbattibili (60/40) ma, se si voleva ottenere un piano di carico perfettamente orizzontale, si era costretti ad asportare completamente la seduta del divanetto posteriore. Si trattava di un’operazione rapida e semplice ma, certamente, non molto pratica.
Voto: 7

Visibilità
La visibilità anteriore e laterale, grazie alle ampie superfici vetrate, era ottima. Il lunotto era grande, ma molto inclinato. L’unico problema era costituito dalla coda piuttosto alta e dai montanti C, che ostacolavano la visuale sul retro e sulla tre quarti posteriore. I gruppi ottici anteriori, ad eccezione degli abbaglianti (separati) non erano molto potenti. Grandi e ben visibili i gruppi posteriori e gli indicatori di direzione. Mancavano del tutto, dato il segmento della vettura e l’età del progetto, sensori di parcheggio e retrocamera.
Voto: 6.5

Climatizzazione
Il clima manuale era sufficientemente potente e facile da usare. Purtroppo, si avvertiva l’assenza delle bocchette posteriori, che mancavano in tutti gli allestimenti.
Voto: 6

Impianto stereo e navigatore
Un radio-lettore CD 2 DIN, senza infamia e senza lode. Sulla vettura erano già presenti e cablate due coppie di altoparlanti anteriori (tweeter & woofer), inclusa la predisposizione per un paio di speaker posteriori, che provvidi personalmente ad installare in seguito. Strano a dirsi, la qualità del suono era migliore rispetto a quella percepita nella mia attuale Cee’d. Navigatore, connettività, etc. erano ovviamente assenti in tutte le versioni.
Voto: 6.5

Dotazione
Le dotazioni di serie erano in linea, o superiori, a quelle delle concorrenti italiane ed europee dell’epoca: climatizzatore (sia pure manuale), regolazione elettrica dei retrovisori esterni, quattro alzacristalli elettrici, etc.
Voto: 7

Prestazioni (motore, accelerazione, velocità, ripresa)
Nonostante le dimensioni ed il peso, la Shuma era una vettura abbastanza piacevole da guidare. Aveva però un’indole “turistica”, anche a causa delle modeste coppia e potenza del benzina aspirato (1.5 lt, bialbero 16 V, iniezione indiretta multipoint). Il motore era piuttosto pigro a regimi medio-bassi, ma si “risvegliava” inaspettatamente una volta superati i 3000-3500 giri. Grazie alla buona aerodinamica, la velocità massima superava i 180 km/h, consentendo di viaggiare in autostrada con un discreto margine di sicurezza in relazione ai limiti imposti dal codice. Il piccolo ma generoso motore girava molto volentieri in alto, inducendo a premere l’acceleratore più del dovuto. Avevo comunque l’impressione che il propulsore fosse, per così dire, “depotenziato” (forse per non influenzare negativamente i dati di consumi ed emissioni). IMHO, si sarebbero potuti tirar fuori senza problemi almeno 12 CV in più. In conclusione, la Shuma 1.5 LS era una vettura “tranquilla”, ma anche capace di regalare qualche piccola soddisfazione alla guida.
Voto: 6.5

Consumo
Vera nota dolente...:(. I consumi reali erano davvero elevati: per me si attestavano sui 9 km/lt (ciclo urbano), 11 km/lt (combinato), 12.5 km/litro (extraurbano). Non giustificabili nemmeno dalle modeste cilindrata e potenza del propulsore in rapporto al peso della vettura.
Voto: 4

Cambio
Il cambio manuale 5M era davvero buono. I rapporti erano molto ben scalati, mentre gli innesti erano sufficientemente precisi e particolarmente dolci. Volendo, si riusciva a cambiare marcia impegnando solo due dita :). La leva aveva però una corsa abbastanza lunga. Non buona, invece, la frizione: pedale piuttosto pesante e davvero poco modulabile.
Voto: 6

Sterzo
Lo sterzo era a servo-assistenza idraulica (quanta nostalgia!). Sufficientemente leggero in città ed in manovra, si appesantiva "il giusto" in velocità, risultando molto diretto e preciso. La presenza di un ottimo feedback dall’avantreno consentiva di avvertire tempestivamente i primissimi sintomi di perdita di aderenza, dando la rassicurante sensazione di avere il pieno controllo del mezzo. Questo migliorava il piacere di guida e, nonostante le modeste prestazioni del propulsore, mi induceva ad una conduzione alquanto briosa :).
Voto: 8.5

Frenata
I freni erano sufficientemente potenti e ben modulabili, ma sembravano soffrire un po’ nell’uso prolungato.
Voto: 7

Tenuta di strada e stabilità
Buona l’ingegneria e la costruzione della sospensione anteriore (un super-classico McPherson), ma apparentemente inadeguata la sospensione posteriore, ad assale torcente. Quest’ultima, però, grazie alla buona taratura di molle ed ammortizzatori, si rivelò più efficace del previsto. L’assetto “piatto” ed il rollìo in curva quasi inesistente garantivano una buona tenuta di strada. Non molto confortevoli su fondi irregolari, le sospensioni erano comunque ben reattive in presenza di dossetti ed avvallamenti. L’assenza, a causa dell’età del progetto, dei controlli di trazione e stabilità, lasciava alla fortuna ed all’abilità del conducente il compito di intervenire con manovre correttive di emergenza. Fortunatamente, grazie anche al comportamento “sincero” della vettura ed all’ottimo sterzo, non ho mai avuto particolari problemi.
Voto: 7

Confort
Molto apprezzabile la silenziosità dell’abitacolo. Non si avvertivano fruscii, vibrazioni o fastidiosi scricchiolii. Le sedute erano comode, ma non troppo cedevoli, ed offrivano un buon supporto. Più che sufficiente l’insonorizzazione del sottoscocca. La nota dolente era costituita dalla scarsa coibentazione termo/fonoassorbente del propulsore. Il rumore proveniente dal vano motore vanificava il buon lavoro di insonorizzazione realizzato per il resto dell’abitacolo :(.
Voto: 6.5

Prezzo
La Kia Shuma come, in genere, tutte le vetture con marchio coreano, poteva contare su di un prezzo più che concorrenziale rispetto alle auto di costruzione europea. Diretta concorrente, ad esempio, della Fiat Brava 1.4 (compatta di segmento C più costosa, ma meno ricca in quanto a dotazioni di serie), si poteva acquistare al prezzo di una Punto, ovvero di un’utilitaria di segmento B :).
Voto: 8.5

Costi di gestione / affidabilità
La vettura aveva, tutto sommato, costi di gestione più che accettabili. Tassa di possesso e premio di assicurazione annuale RC erano di importo piuttosto contenuto. Dei consumi (eccessivi) abbiamo già parlato. In relazione a garanzia ed eventuali costi di manutenzione straordinaria: durante il periodo di garanzia, non fu – fortunatamente – necessario effettuare alcun intervento. Soltanto dopo aver superato abbondantemente i 100 k km ebbi un paio di piccoli problemi, risolti rapidamente ed a costi minimi.
Voto: 7

Valutazione media complessiva: 6.8/10

Pregi:

La Kia Shuma era realmente una vettura pratica e confortevole. Un più che accettabile compromesso, sia per viaggiare in autostrada abbastanza comodamente, che per muoversi con disinvoltura anche in città. Lo spazio disponibile nell’abitacolo e l’ampio e ben sfruttabile bagagliaio ne rendeva l’uso adatto anche ad una famiglia. Da sottolineare i prezzi e gli sconti, più che competitivi per il segmento di appartenenza. Infine, la garanzia minima di 3 anni/100 k km era (allora) un vero punto di forza, soprattutto in confronto ai soli 12 mesi offerti, ad esempio, da Fiat.

Difetti:
Gli eccessivi consumi del propulsore, la frizione pesante e non ben modulabile, le finiture ed i materiali di modesta qualità e la scarsa insonorizzazione del vano motore. Migliorando queste sue caratteristiche meno riuscite, la Shuma avrebbe potuto essere un'alternativa molto più valida nei confronti delle vetture europee di segmento C.

Consiglieresti l'acquisto ad un amico o la ricompreresti?
Sinceramente, se potessi tornare indietro nel tempo, la ricomprerei senz’altro e mi sentirei anche di raccomandare la Shuma ad un amico, seppur evidenziando i principali difetti del progetto (comunque ampiamente compensati dai suoi indubbi pregi ;)).

Vi ringrazio molto per la Vostra Attenzione. Buona (e lunga) strada con le Vostre Kia,

R.
 
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come per tutte le kia...specialmente le antesignane delle moderne ormai abbastanza conosciute...chi le ha potute apprezzare non si capacita della scarsa attenzione loro rivolta dai consumatori italici.
come bene hai evidenziato...erano auto tuttosommato superiori alla media dei modelli loro concorrenti, ma con un prezzo di acquisto inavvicinabile...e questo non ha mai tolto nulla alla affidabilità della vettura.
mi hai fatto rivivere la mia prima kia...molto diversa sia per segmento...cilindrata...e carrozzeria...ma identicamente auto solida e pratica per famiglia che vuole anche avere una auto a costi accettabili...con tutto il necessario (cosa non scontata nella concorrenza) per il tempo in cui è acquistata.
grazie...fu quella prima kia...che mi ha radicato il pensiero che se la filosofia kia rimarra sempre quella difficilmente io cambierò brand...

:):):)
 
Grazie a te @gamil per aver avuto il tempo e la pazienza di leggere la mia recensione.
chi le ha potute apprezzare non si capacita della scarsa attenzione loro rivolta dai consumatori italici

Sono pienamente d'accordo. Per me, i due principali motivi erano il "badge snobbery" nei confronti dei costruttori giapponesi e coreani e lo scarso peso commerciale attribuito a Kia dall'importatore italiano di allora (Bepi Koelliker, se non sbaglio). Ricordo che, all'epoca, tra le (poche) Kia circolanti in Italia, si vendeva soprattutto la Sportage. Altri modelli come Pride, Sephia, Shuma, Sorento, etc. erano quasi delle "mosche bianche".
Grazie ancora e buona giornata :ciao:

PS: by the way, la mia vecchia Shuma circola ancora: la vidi passare dalle mie parti alcune settimane or sono. Ignoro chi ne sia l’attuale proprietario, ma l’auto sembrava in condizioni più che decorose. A proposito dell’affidabilità delle tanto denigrate coreane… ;)
 
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Ho appena scoperto che in Cina è stato venduto un modello Kia, in versione coupè, con lo stesso nome, dal 2014 al 2017:

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Immagino (ma non ne sono sicuro) che sia stato derivato da quello venduto negli States con il nome di Kia Forte. Beh... una bella differenza rispetto alla prima versione della Shuma, prodotta tra il 1999 ed il 2001 :).
 
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Ottima recensione @Rosso Antico ... non conoscevo questo modello... nel 2000 io comprai una Fiat Marea 1.9 TD (rigorosamente berlina), che, se vuoi, era una Brava allingata... eh.. si... all'epoca kia era quasi sconosciuta...
 
Grazie @ssquadro. Nemmeno io, all'epoca, conoscevo questa vettura. La acquistò un mio collega, che diceva di esserne piuttosto soddisfatto. Fatti i debiti confronti con altre marche/modelli, mi decisi anche io ad acquistare una Kia :).
 
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