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Auto elettriche, governo tedesco rafforza incentivi: entro i 40mila euro salirà del 50%

Non è solo questione di incentivi sull'acquisto. Noi automobilisti, siamo abituati a parcheggiare dove capita ma nelle immediate vicinanze del luogo di destinazione. La diffusione delle colonnine di ricarica sarà capillare ma i fattori a sfavore sono tanti.
Potrebbero essere occupate; non funzionanti in quel momento; occupate anche momentaneamente da qualche "furbetto"; andare di corsa per cui il perdere quei 2 minuti per collegarla è impensabile; trovarsi sotto una bella pioggia ecc. ecc.
Per me rimane la scelta per una seconda auto.
 
Forse intendi noi automobilisti italiani i tedeschi sono usciti con le ossa rotte dalla guerra hanno riunificato una nazione quando e' caduto il muro di berlino,e ci siamo mai chiesti nonostante i casini della politica degli impiccioni che anche loro hanno come mai sono quasi sempre ai primi posti al mondo come pil e li ci metto anche i giapponesi.Da noi non funziona niente sempre le stesse abominevoli facce di incompetenti che si fanno gli affari loro e non del popolo che li ha eletti,se ti serve la carta di identita elettronica in taluni municipi a Roma ci vogliono piu di 6 mesi per averla,le colonnine di ricarica a Roma ci sono quando mi arriva la niro vado a fare la ricarica e trovo il posto occupato da un auto che non e' ne elettrica ne plugin chiamo immediatamente i vigili e gliela faccio prima multare e poi portar via dal carro attrezzi,e ora di farla finita che gli onesti chi vive rispettando le regole deve sempre soccombere ai prepotenti. Scusami se ho spaziato col discorso ma mi sono davvero rotto di vedere e sentire sempre le stesse cose Alitalia Ilva e tutti gli altri casini in un paese civile la gente che lavora deve essere tutelata non trovarsi a perdere il lavoro dall'oggi al domani o morire sotto una frana perche chi doveva mettere in sicurezza le cose non l'ha fatto.Credo che sia l'ora di smetterla di piangerci sempre addosso e di dare finalmente un futuro ai nostri figli.
 
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Dite cose sensate e condivisibili entrambi, resta il fatto che un'elettrica pura non sarà mai un mezzo per lunghi viaggi, il meglio sul mercato è di circa 500 km (un veicolo da 100.000 euro, non dimentichiamolo) e poi? Spesso ho fatto le ferie in Salento, da casa fino ad Otranto sono 1140 km, ho sempre fatto gasolio dalle parti di Pescara (15-20 minuti circa di sosta, rifornimento, caffè, sigaretta e due pasi per sgranchire la gambe) ed arrivavo a destinazione con 1/3 di serbatorio. Con il mezzo di cui sopra mi sarei fermato un pochino prima effettuando una sosta per rifornimento (diciamo 3 ore per avere il 100% di ricarica?), a Brindisi fermo nuovamente (altre 3 ore) e poi destinazione. Per quanto mi riguarda non è accettabile.
 
Il futuro (per me) è batteria di qualche KW che permette di percorrere una cinquantina di Km (reali) così da soddisfare l'80% della percorrenza e poi un motore anche non tanto spinto per le lunghe percorrenze.
 
Standardizzazione. Questo serve.
Pacchi batteria formato standard che possano essere sostituiti in pochi minuti così da continuare il viaggio.
Uno standard per la ricarica. Connettore standard almeno lato colonnina e poi handshake tra automobile e colonnina per definire la miglior ricarica supportata.
 
Secondo me questa cosa dell'ecologia spinta è una furbata dei soliti noti (finanza, industria, politica...) per continuare a spennare noi polli.
È forse ecologico produrre e smaltire enormi pacchi di batterie?!
È forse (sempre) ecologico produrre l'energia per le ricariche?!
Il punto è che vogliono pilotare le nostre scelte così da farci spendere un po' di soldi laddove è stato deciso che li spendiamo.
Dite cose sensate e condivisibili entrambi, resta il fatto che un'elettrica pura non sarà mai un mezzo per lunghi viaggi, il meglio sul mercato è di circa 500 km (un veicolo da 100.000 euro, non dimentichiamolo) e poi? Spesso ho fatto le ferie in Salento, da casa fino ad Otranto sono 1140 km, ho sempre fatto gasolio dalle parti di Pescara (15-20 minuti circa di sosta, rifornimento, caffè, sigaretta e due pasi per sgranchire la gambe) ed arrivavo a destinazione con 1/3 di serbatorio. Con il mezzo di cui sopra mi sarei fermato un pochino prima effettuando una sosta per rifornimento (diciamo 3 ore per avere il 100% di ricarica?), a Brindisi fermo nuovamente (altre 3 ore) e poi destinazione. Per quanto mi riguarda non è accettabile.
Infatti. Il miglior compromesso è l'ibrido (vero) tipo Niro e affini.
Una vettura plug-in completamente elettrica potrebbe andare bene per l'uso esclusivamente cittadino ricaricandola un paio di volte la settimana nel box.
A patto che qualcuno abbia voglia di spendere 35.000 euro per un'utilitaria; ed anche le ricariche, soprattutto dalle colonnine rapide, hanno il loro bel costo.
 
@Customs per l'argomento utilitaria, una VW e-up adesso di listino è 23350 e solo con lo sconto VW diventano 20900. Se poi si aveva una vecchia auto da demolire si poteva arrivare a spendere 6900.
 
Non consideravo gli incentivi statali, e pensavo al prezzo della Renault Zoe decisamente più bellina.
 
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