AlVolante 17.08.2023 ...AD AGOSTO SI CONSUMA DI MENO - Se Assoutenti ha stimato che 5 milioni di autoveicoli in movimento durante il periodo di Ferragosto produrranno circa 2,2 miliardi di gettito tramite IVA e accise, l'economista Tabarelli fa notare che “le entrate fiscali annuali dei consumi petroliferi sono nell’ordine dei 30 miliardi, che diviso per 12 da un valore simile a quello degli altri mesi. C’è il picco ferragostano ma il totale di agosto è più basso della media perché le persone consumano più carburante durante i mesi di lavoro, non nelle vacanze”. Secondo l’economista siamo ben al di sotto dei valori di 2,2/2,3 €/litro che hanno indotto Mario Draghi a tagliare le accise e quindi è quasi inutile intervenire in modo analogo. La conclusione è che “il cartello del prezzo medio (qui per saperne di più) migliora la qualità dell’informazione ma ciò che conta, per il prezzo, è la guerra, il prezzo del barile a livello internazionale e la situazione del sistema raffinativo. Quello che possono fare gli italiani è restare attenti ai prezzi, trovando i distributori con il prezzo più basso”. ......
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Settimana di Ferragosto: prezzi dei carburanti ancora in salita
carburanti
di Nicodemo Angì
Pubblicato 17 agosto 2023
Mese d’agosto 2023 bollente non solo per il caldo, come testimonia l’osservatorio dei prezzi dei carburanti di alVolante. E non è solo un fenomeno italiano.
Settimana di Ferragosto: prezzi dei carburanti ancora in salita
RINCARI SOTTO IL SOLLEONE - Il prezzo dei carburanti continua a salire e lo fa ancor più rapidamente in questo periodo ferragostano, mettendo in maggiore difficoltà sia i vacanzieri sia i professionisti dei trasporti. L’andamento prosegue il suo cammino in salita ed evidenzia in effetti un incremento dopo una certa stabilità durata dall’inizio del mese fino al 9 agosto. I grafici del servizio di monitoraggio online di alVolante (nell'immagine qui sotto) permettono infatti di rilevare come il prezzo della benzina abbia oscillato intorno a 1,931 €/litro fino al 9 agosto per poi salire con decisione, toccando 1,943 euro il 16 agosto. Andamento simile per il gasolio: il 5 agosto prezzava 1,807 €/litro, il 9 agosto 1,814 euro e il 16 agosto era arrivato a 1,840 euro. In termini assoluti non si tratta di incrementi rilevanti - in una settimana sono pari all’1,43 % per il gasolio e meno dell’1% per la benzina - ma a colpire è l’evidente aumento a partire dal 9 agosto. Il GPL, che è un derivato del petrolio, è andato sulle montagne russe: in calo evidente fino al 28 luglio, si è stabilizzato fino al 3 agosto per salire deciso e ridiscendere con altrettanta ripidezza per un paio di volte fino al 16 agosto. Il metano continua invece nella sua discesa, che in 30 giorni lo ha portato da 1,414 €/kg del 18 luglio agli 1,377 euro del 16 agosto.
PERPLESSITÀ TEDESCHE - Avevamo già vista la scarsa correlazione fra le quotazioni del petrolio e quella dei carburanti (qui per saperne di più) e il fenomeno sembra ripetersi: dal 9 al 16 agosto sia il Brent sia il WTI hanno evidenziato una leggera salita seguita da una discesa più accentuata mentre i carburanti liquidi salivano costantemente. Questa discrepanza è stata evidenziata anche dall’automobile club tedesco ADAC che il 16 agosto scrive “secondo la nostra valutazione il livello al quale si trovano i prezzi del carburante è chiaramente troppo elevato. Non vi è alcuna giustificazione apparente per l'attuale aumento dei prezzi, soprattutto sullo sfondo di un mercato del greggio stabile. Un barile di petrolio Brent attualmente costa poco meno di 85 dollari USA, che è meno di una settimana fa”. Il grafico preparato dall’ente (qui sotto) mostra in effetti quotazioni della benzina stabili anche se il petrolio diminuiva e prezzi in salita se il prezzo del greggio aumentava. ADAC ha anche preparato una tabella comparativa con i prezzi dei paesi UE più la Svizzera con le quotazioni del 14 agosto (15 agosto per la Germania e 12 per la Svizzera): la pur esosa Italia non aveva il record, che spettava all’Olanda per la benzina e alla Svizzera per il gasolio.
UN PIENO A 136 EURO - Ha destato scandalo la notizia di un distributore autostradale che, sulla A8 Milano Varese, vendeva al self service la super a 2,722 euro e il gasolio a 2,632. È stato un caso isolato, sembra dovuto a un contenzioso fra il gestore e la società petrolifera, ma sappiamo anche che il concessionario dell’autostrada fa pagare ai gestori un costo che si riflette su tutti i servizi - carburante, cibo, ricariche elettriche - e questo rende tutto un po’ più costoso. Questo livello di prezzo ha indotto diverse associazioni a inviare esposti: il presidente di Assoutenti, Fabio Truzzi, ha per esempio dichiarato di voler chiedere alla Guardia di finanza di effettuare una ispezione presso l'impianto per capire come sia possibile vendere la benzina a un prezzo così alto da portare il costo del pieno di un'auto media a circa 136 euro.