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I pericoli e le verità scomode delle auto ecologiche

radu

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Ciao @radu,

Grazie per aver postato l'articolo, l'ho letto attentamente. Il suo autore (la cui firma non è riportata, ma che sembra avere un manifesto interesse nel promuovere la propulsione a metano) ha anche scritto:

" ...Il futuro della motopropulsione stradale non è quello elettrico..."

Personalmente, sono convinto del contrario. La trazione elettrica (IMHO, trend inarrestabile) ha, come le altre tecnologie, i propri pro & contro - a cui i gli addetti ai lavori faranno fronte, come fecero nei confronti dei veicoli alimentati a benzina, GPL, metano, etc.

Ma, ovviamente, questo è soltanto il mio modesto punto di vista.

:ciao:
 
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Condivido pienamente,io mi ero documentato dei rischi prima dell'acquisto.
Rimane il perche' abbiamo le auto a benzina/gas/diesel e non anno risolto definitivamente il rischio incendio aumentato con le pompe elettriche.
Costerebbe troppo mettere doppie valvole automatiche e tubi corazzati?
 
non sono operativo, ma nel Comando ci sto e anche solo per sentito dire qualcosa so.. l'ibrido è un problema serio in caso di incidente:

I VVF sono altamente formati ed anche costantemente sia con corsi in aula, sia pratici sia con seminari e documenti fini a creare informazione e formazione per le varie casistiche che possono trovarsi ad affrontare. Infatti, per fortuna, non ho ancora sentito di problemi a colleghi dovuti ad auto elettriche o impianti elettrici. Ma questo no nsignifica che quanto detto dall'autore della lettera non sia vero. Anzi, è verissimo! Solo che gli addetti ai lavori sanno cosa fare e come farlo.

Il problema secondo me è più per il cittadino:

Per esempio la difficile identificazione del problema elettrico, che si aggraverà con l'applicazione della legge retrofit (https://www.guidafisco.it/trasformazione-auto-elettriche-decreto-retrofit-1494), chi penserà mai, trovando una KIA Sportage 2012 notoriamente diesel/benzina, che in realtà monti un motore elettrico e pacco batterie ad alta tensione? Pensate basti una scrittina "electric vehicle" per comunicare i pericoli a cui va incontro il soccorritore civile? Il colpo d'occhio combinato alla memoria è molto più forte della scrittina durante una situazione di emergenza condita con forte stress emotivo e magari fisico.

Il 50% dell'identificazione del problema nei VVF lo si fa al telefono con il richiedente soccorso (diretto interessato, passante, vicino....) che spesso non è nemmeno andato a vedere di persona cosa è quel fumo prima di chiamare...ma l'operatore di sala operativa è istruito ad alto livello su come gestire una chiamata di soccorso.
Il soccorritore civile non ha quelle basi culturali ad aiutarlo nell'analisi dei pericoli e di cosa fare.
Di quei pochissimi che si potrebbero fermare...Quanti sanno riconsocere al volo un'auto dall'altra a parte marca e modello in genere? Quanti vedendo all'interno del veicolo incidentato un corpo scosso fortemente o tremante, penserebbero al folgoramento? Quanti hanno in auto un estintore adatto all'uso su apparecchiature elettriche? Quanti anche sapendo che il veicolo è ibrido/elettrico pensate eviterebbero di toccare l'auto o pensino a dotarsi di materiale non trasmissivo da apporre fra essi e l'auto?
Inoltre, alcuni colleghi mi hanno detto che il fumo che fanno le ibride è giallo...il colore da cosa è denotato? che sostanze trasporta quel fumo? chi respira quei fumi cosa rischia? Nel caso dei VVF in ogni mezzo ci sono le maschere di protezione, ma per i civili che si sono fermati o per chi abita entro i 100mt dall'incendio?

Sulle soluzioni, direi che ce ne siano molte più di quante ne abbia elencate il tipo della lettera...
per esempio all'università di Bologna tre ricercatrici hanno creato un liquido elettrico che permette il rifornimento con pompa tradizionale e si consuma, senza lasciare residui da smaltire.
Spero portino avanti il progetto fino all'applicazione reale, perché un serbatoio che si rompe e travasa liquido elettrico a terra scarica al suolo la propria potenza folgorante.
A Berzo Demo in Valle Camonica un cavo elettrico dell'alta tensione si è spezzato cadendo al suolo. L'incidente non ha provocato né vittime né danni ambientali...la prova è un escursionista che era li vicino ed ha riportato <<Ho sentito uno schianto e dopo la curva ho visto il cavo in mezzo alla mulattiera»



Aggiungo che a livello europeo ancora non esiste uno standard tecnico che definisca un modello elettrico che segua degli standard unici e definiti. questo aiuterebbe un 70% in più i VVF a gestire la casistica di soccorso su auto elettriche
 
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Un articolo che parla dei rischi e pericoli delle auto ibride/ elettriche, consiglio la lettura e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Mi piacerebbe sentire anche il parere di @Patatoso visto il lavoro che svolge. Grazie

http://www.difesaonline.it/evidenza/lettere-al-direttore/la-morte-viaggia-su-auto-elettrica-le-verità-scomode-delle-auto

Buona lettura!
Articolo che merita poca attenzione, pubblicato su un sito che nulla ha a che spartire con l'automotive. L'articolo è proposto come lettera non firmata, ma probabilmente non è così, è molto poco scientifico, riporta foto di incidenti ad auto normali per parlare di incidenti ad auto elettriche, parte dai sottomarini per arrivare alle auto elettriche e fa, a mio parere un po' di confusione.
Consiglio la lettura di questo articolo di Paolo Attivissimo che, da più parti sollecitato, è intervenuto per tentare di "sbufalare" questo articolo:
https://attivissimo.blogspot.com/2019/03/difesaonlineit-e-le-verita-scomode.html
 
a lavoro non posso leggere l'articolo linkato, ma se vogliamo essere pignoli anche Paolo Attivissimo non mi pare una fonte autorevole in materia...

cito da wikipedia

"un giornalista, scrittore, conduttore radiofonico e traduttore italiano. Di professione traduttore tecnico-scientifico italiano-inglese, è noto al pubblico per le sue pubblicazioni e i suoi blog, nei quali svolge opera di debunking delle più diffuse teorie complottiste...."

Dai é come se confutassimo le parole del Papa con le frasi di un predicatore del Wisconsin.

io ero rimasto che le fonti autorevoli erano quelle scientifiche, dove troviamo ricercatori e studiosi, o se vogliamo scendere di gradino le riviste di settore, dove almeno ci sono giornalisti specializzati.


Comunque sia, a me se l'articolo di uno sia meglio dell'altro non interessa, quello che ho descritto nel mio precedente post è reale e lo reputo altamente importante perchè poche persone intuiscono di fronte ad un'auto elettrica il pericolo legato binomio "comparto batterie e metalli".
 
Concordo sul fatto che non sia uno scienziato, però lui ci mette nome e cognome, riporta fatti e fonti, l'altro scrive cose così, non si firma e già titolo dell'articolo è fatto per attirare click, bot, spider e circolare in rete.
A me è arrivato come notifica di google già ad inizio settimana e dopo 4 giorni comincio a vederlo un po' dappertutto, anche qui sul forum, segno che il confezionamento è stato fatto bene.
Già il tono vagamente cospiratorio mi fa diffidare, ma scusate, le auto sono regolarmente omologate in tutto il mondo però, a causa di un complotto "plutogiudaicomassonico" stanno tentando di imporci le elettriche nascondendo che in realtà sono pericolossime? Girare con 70 litri di liquido altamente infiammmabile invece no? Ok, allora la Terra è piatta, lo sbarco sulla Luna l'ha girato Kubrick e siamo vittime delle scie chimiche.
 
@Papinix, ok non vuoi credere a quanto scritto nell'articolo di difesaonline.it.... ma caspiterina come no puoi credere che il pericolo sia reale e grave, quando ti dico che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sta dando da anni grande attenzione al problema folgoramento per soccorso ad auto elettriche o ibride ?

E su dai, anche il troppo impegno a confutare comporta di sbagliare strada.


PS. lo sbarco sulla Luna l'avrei fatto girare a Guy Ritchie se fosse stato dell'età giusta in quei tempi :)
 
Ma infatti non nego il pericolo o meglio, la maggior attenzione che in caso di soccorso si debba prestare, però non so se hai mai guardato lo scheletrato di una Niro, i cavi dell'alta tensione passano in punti specifici, è impossibile non vederli e la batteria risulta totalmente isolata.
È giusto che i soccorritori si aggiornino e conoscano dove vanno a mettere le mani specie in certe situazioni, ma da qui a fare terrorismo o pseudo allarmismo come in quell'articolo ce ne passa. Al momento con casi di folgorazione da auto elettrica, diretti o indiretti stiamo a 0.
 
non hai letto bene il mio post iniziale...e stai perdendo di vista il vero problema
non esiste uno standard europeo di come costruire questi impianti, pertanto ogni modello è a se stante.
i colleghi hanno gli schemi elettrici di alcuni modelli, ma dipende anche dalle case automobilistiche fornirli.
inoltre il pericolo maggiore lo rischia il cittadino che voglia aiutare prima che arrivino i soccorsi


ps. rallegrati che non si abbiano notizie di folgoramenti da auto elettriche, ma non significa che potranno esserci vittime in futuro
 
Lo standard più che europeo dovrebbe essere mondiale visto che i produttori maggiori sono asiatici e americani. Per le ibride che ho visto io e sugli schemi di Tesla, i cavi elettrici dell'alta tensione, come in Niro, sono in arancione bello evidente e sono così anche nelle parti non immediatamente visibili, magari non sarà uno standard codificato, però ci provano.
Non è questione di rallegrarsi o meno, è un dato di fatto, come è un dato di fatto che, ancora oggi, accadano quotidianamente incendi di auto a combustione interna, benzina o gas non importa e spesso qualcuno ci lascia le penne.
 
mi spiego meglio... i cavi arancioni sono quelli che portano l'alta tensione dal pacco batterie ai motori... qui si parla del folgoramento dovuto alla rottura del pacco batterie e conseguente appoggio degli elementi a parti metalliche che potrebbero condurre la tensione alla scocca o altre parti dell'auto che se toccate senza le dovute cautele sono mortali.
 
è un dato di fatto che, ancora oggi, accadano quotidianamente incendi di auto a combustione interna, benzina o gas non importa e spesso qualcuno ci lascia le penne.
:quoto:

Scusate che mi intrometto nella discussione, pur non possedendo una vettura a trazione ibrida (figuriamoci elettrica).
Lavoro (ormai da molti anni) nell’industria della distribuzione di energia elettrica in bassa e media tensione e credo di conoscerne abbastanza le problematiche, anche in tema di sicurezza. Comincio con il dirvi che secondo le normative, per quanto possa sembrare strano, un valore – in corrente continua – uguale od inferiore ai 1500 (millecinquecento) V è considerato di BASSA tensione. Mi pare – ma non vorrei sbagliarmi - che questi valori siano ben lontani da quelli effettivamente impiegati negli impianti installati sulle vetture ibride/elettriche. Sono comunque certo, basandomi sulla letteratura tecnica e su esperienze dirette ed indirette, che i rischi relativi a guasti e folgorazioni siano ENORMEMENTE più elevati nelle nostre abitazioni, nei luoghi di lavoro, nelle officine e nelle fabbriche, dove sono normalmente installati, al chiuso, impianti ed apparecchiature che lavorano a una tensione di 20000 (ventimila) Volt ed oltre, rispetto a quelli che potremmo correre se fossimo coinvolti in un incidente con uno o più veicoli a propulsione elettrica. E’ chiaro che questo settore è relativamente nuovo, anche se in grande sviluppo, e necessita certamente di normative dedicate ed al passo con le tecnologie, in continua evoluzione. Ma, se mi permettete, questo è già accaduto in passato per i veicoli con propulsori termici alimentati a benzina, etanolo, gasolio, GPL, metano e compagni...
 
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