Vi ringrazio per il dimostrato interesse, e mi correggo se il mio "le cose all'italiana" sia stato indigesto o mal interpretato: volevo capire se una sfumatura appena più brunita rispetto al vetro così come esce di fabbrica sia tollerata o meno dal codice.
La domanda non è poi così semplice da liquidare e spiego perchè: adottare una qualsiasi pellicola after-market presta il fianco a qualsiasi autorità ispettiva che, in forza del codice, può dimostrare che
qualcosa è stato posto sui vetri dopo l'omologazione e questo
qualcosa si frappone tra conducente e mondo esterno perciò potenzialmente potrebbe comprometterne la sua visuale. Badate bene, in ottica nessun materiale è trasparente alla luce, perciò qualsiasi materiale (anche un film di domopack) potrebbe ricadere nella dicitura "pellicole oscuranti" ma questa è filosofia...
Ben diversa è la situazione in cui l'autovettura fosse provvista di vetri leggermente bruniti (esattamente dello stesso impasto dei posteriori dello Sportage Class) anche sull'anteriore sin dalla sua fabbricazione/omologazione.
L'applicazione di pellicole oscuranti vietata dal codice sarebbe aggirata ma si pone una nuova questione che interessa meno il cittadino e dunque il CDS, piuttosto le case costruttrici e il CPA del Ministero dei Trasporti che rilascia le omologazioni delle vetture nel nostro Paese: qual'è il valore minimo di trasparenza alla luce (o valore massimo di filtraggio della stessa) ammesso per dichiarare che il vetro è "trasparente"?
Avrete senz'altro notato che nella fascia alta del vs parabrezza è stata "verniciata" una striscia oscurante azzurro sfumato che definirla trasparente è piuttosto ardito... ma su questa nessun carabiniere vi solleverà questioni.
Potremmo allora credere che ciò che davvero conta è "il fascio orizzontale" della visuale del conducente che non dev'essere ostacolato (paradossalmente sarebbero tollerate allora pellicole oscurate sfumate da metà vetro anteriore / linea orecchie verso il dietro!).
Concludo scommettendo che se misurassimo la "trasparenza" degli attuali vetri anteriori sia dello Sportage che di molte altri SUV specie di fascia premium sarebbe inferiore (e non di poco) rispetto ai vetri piani chessò, di una Panda anni '80.
Se concordassimo che i vetri delle auto "luxury" siano in effetti un pelo più scuri (ed esteticamente più belli) di quelli di un'Ape Piaggio allora si tratterà solo di scoprire il parametro di trasparenza minimo ammesso per legge e acquistare (verniciare?) dei cristalli con tali caratteristiche.
Girovagando sul web ho scorto un'indicazione ma non citava la fonte perciò da prendere con le pinze: il parabrezza ed i vetri laterali devono avere una trasparenza minima dall'esterno all'interno del 70%...
E questo non chiude affatto la questione!
Buona serata!