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Consegnati i primi Cybertrucks.

@Rosso Antico : secondo me le auto sono comunque lo specchio dell' epoca nella quale viviamo. A me questo mondo moderno fa veramente schifo, onestamente rimpiango i tempi passati. Il mondo fa schifo e le auto fanno schifo, la bellezza ormai è roba dei tempi passati, basta guardare nel campo dell'arte e della musica, del cinema,della letteratura...
Caro @still,

Sinceramente, mi sento di concordare con te su pochissime cose, e molto meno su altre ... sorry ☹️. Data la mia età (ho 63 anni) so bene che fa parte di un processo fisiologico paragonare tutto ciò che si è vissuto ai tempi delle nostre adolescenza e giovinezza con quello che oggi ci circonda e scoprire che si tratta di un mondo in cui non ci si riconosce. Forse, ci viene persino in mente l'incipit della super-classica frase: "Ai miei tempi ...". E' naturale che, voltandoci indietro, ci sembra che "i nostri tempi" siano stati - ovviamente - sempre i migliori. Come, del resto, il momento presente costituirà oggetto di nostalgia da parte delle attuali nuove generazioni. IMHO, ha ragione Gabriel García Márquez quando scrive che "La memoria del cuore elimina i brutti ricordi ed esalta i bei momenti. E' grazie a questo artificio che riusciamo a sopportare il passato". Ma, dato che ogni epoca storica ha avuto, senza eccezione, i propri periodi di Luce e di Buio, credo che anche oggi sia perfettamente possibile trovare ed apprezzare il buono che c'è, soprattutto tra i giovani.

Chiedo scusa a Te ed a tutti Voi per il lungo OT.
 
Con tutto lo sforzo possibile non vedo tutto questo buono tra i giovani , secondo me vige più la maleducazione e parlo in generale , poi per carità il bravo e brava ragazza c'è ma in minoranza .Io quando mi sento triste penso ai miei ricordi di quando era più piccolo e ai bellissimi momenti passati tra i cortili assieme ai miei amici a giocare e subito il mio umore cambia sorridendo tra me e me dicendomi quanto vorrei tornare a quei anni ,mentre pensando ai nostri tempi attuali mi viene una grande tristezza , scusatemi ma sostengo veramente che i migliori anni sono passati .
 
@Pio, di cavolate combinavo pure io tante. Ma si andava ovviamente fino ad un certo punto. Poi anche in quei anni, e qui parlo di un paese in pieno comunismo, c'erano dei "bravi" ragazzi e altri bravi per davvero. Oggi, con l'aiuto del internet, loro sono estremamente più veloci nel comunicare tra di loro. Ma anche molto più aperti mentalmente al nuovo. Lascia stare quello che vedi sulla strada, facciamo che sono eccezioni. Quando mia figlia ha finito l'università avevo intorno il suo gruppo, tra 20 e 24 anni. Sono davvero molto diversi di me a quella età. Sulla storia dei comportamenti dei sedicenni sulla strada quella è semplicemente la mancanza di educazione. Che aspetta ai loro genitori. Perché se tuo figlio di 15 anni arriva alle due di notte a casa una domanda ti potresti fare. Se il tuo figlio ha vestiti e altri beni che tu non hai acquistato una domanda ti potresti fare. Se puzza di sigaretta o altro una domanda ti potresti fare. A me sembra che ad un certo punto il genitore si arrende. E poi in seguito vuole anche dei validi risultati. Non ci sta, Pio. Come ho detto, l'educazione inizia da piccoli. E va di continuo. Fatta in un certo modo e adattata continuamente alla loro età e ai continui cambiamenti che abbiamo intorno a noi e della società in generale. Non c'è un manuale, ti devi adattare continuo e di continuo. Ma dico di nuovo, e quasi la grido , in queste maledette guerre loro muoiono per primi. In Ucraina, nel Medio Oriente, in Africa, nel sud America i giovani sono i primi sacrificati. Non facciamo finta che questo non succede. Se mettessi i giovani ucraini davanti a quelli russi invece di una guerra questi accenderanno la musica. Non le armi, Pio. Non le armi, capisci ? Quelli con le pallottole siamo noi , gli adulti. Perché è una combinare un gesto di maleducazione in metro ed è un altra sparare un missile su un mercato affollato sapendo quello che fai. Sapendo, Pio. Ormai il mondo che @still (quasi) odia è questo. Del menefreghismo dei adulti che poi per forza è indotto nei giovani. E sai cosa fanno? Si tirano fuori. Arrangiatevi. Pur troppo quando noi ci "arrangiamo" tante volte lo facciamo sulla loro pelle. Niente , torniamo alle auto. Mi sono già arrabbiato abbastanza. Fare sempre gli stessi sbagli ma aspettarsi a risultati diversi. Un idiozia più da adulti che da giovani, caro Pio. Ma che noi chiamiamo "intelligentemente" furbizia. Tornando alle auto, ci lamentiamo per i pezzi di ricambio e la tempistica assurda... Si , c'è la guerra, ma in quanti di noi abbiamo non fatto qualcosa ma almeno pensato oggi che la centrale atomica più grande del Europa è in mezzo a quel casino? In quanti di noi abbiamo pensato che la gente muore, caro Pio ... fisicamente con una pallottola in testa o da un'altra parte ??? Noi cambiamo lampadine. Litighiamo per immaginare motivazioni anche quando non c'è la minima motivazione di farlo ( vedi il discorso di @Stonic2018 che io NON ho mai avuto lontanamente un mente offendere anche perché mia nonna mi ha indotto da piccolo il rispetto per la donna e per tutti gli esseri umani). Facciamo finta che tutto va bene quando sappiamo che non è così e ci lamentiamo in seguito senza fare il minimo sforzo per cambiare qualcosa nella mentalità. Dopo tre , scusate , merd@osi anni, cosa abbiamo imparato??? Lascio a voi la risposta. E non mi scuso assolutamente per la lunghezza del post. Chi vuole leggere la legga chi no ... no. Saluti a tutti e buona notte.
 
@Pio, di cavolate combinavo pure io tante. Ma si andava ovviamente fino ad un certo punto. Poi anche in quei anni, e qui parlo di un paese in pieno comunismo, c'erano dei "bravi" ragazzi e altri bravi per davvero. Oggi, con l'aiuto del internet, loro sono estremamente più veloci nel comunicare tra di loro. Ma anche molto più aperti mentalmente al nuovo. Lascia stare quello che vedi sulla strada, facciamo che sono eccezioni. Quando mia figlia ha finito l'università avevo intorno il suo gruppo, tra 20 e 24 anni. Sono davvero molto diversi di me a quella età. Sulla storia dei comportamenti dei sedicenni sulla strada quella è semplicemente la mancanza di educazione. Che aspetta ai loro genitori. Perché se tuo figlio di 15 anni arriva alle due di notte a casa una domanda ti potresti fare. Se il tuo figlio ha vestiti e altri beni che tu non hai acquistato una domanda ti potresti fare. Se puzza di sigaretta o altro una domanda ti potresti fare. A me sembra che ad un certo punto il genitore si arrende. E poi in seguito vuole anche dei validi risultati. Non ci sta, Pio. Come ho detto, l'educazione inizia da piccoli. E va di continuo. Fatta in un certo modo e adattata continuamente alla loro età e ai continui cambiamenti che abbiamo intorno a noi e della società in generale. Non c'è un manuale, ti devi adattare continuo e di continuo. Ma dico di nuovo, e quasi la grido , in queste maledette guerre loro muoiono per primi. In Ucraina, nel Medio Oriente, in Africa, nel sud America i giovani sono i primi sacrificati. Non facciamo finta che questo non succede. Se mettessi i giovani ucraini davanti a quelli russi invece di una guerra questi accenderanno la musica. Non le armi, Pio. Non le armi, capisci ? Quelli con le pallottole siamo noi , gli adulti. Perché è una combinare un gesto di maleducazione in metro ed è un altra sparare un missile su un mercato affollato sapendo quello che fai. Sapendo, Pio. Ormai il mondo che @still (quasi) odia è questo. Del menefreghismo dei adulti che poi per forza è indotto nei giovani. E sai cosa fanno? Si tirano fuori. Arrangiatevi. Pur troppo quando noi ci "arrangiamo" tante volte lo facciamo sulla loro pelle. Niente , torniamo alle auto. Mi sono già arrabbiato abbastanza. Fare sempre gli stessi sbagli ma aspettarsi a risultati diversi. Un idiozia più da adulti che da giovani, caro Pio. Ma che noi chiamiamo "intelligentemente" furbizia. Tornando alle auto, ci lamentiamo per i pezzi di ricambio e la tempistica assurda... Si , c'è la guerra, ma in quanti di noi abbiamo non fatto qualcosa ma almeno pensato oggi che la centrale atomica più grande del Europa è in mezzo a quel casino? In quanti di noi abbiamo pensato che la gente muore, caro Pio ... fisicamente con una pallottola in testa o da un'altra parte ??? Noi cambiamo lampadine. Litighiamo per immaginare motivazioni anche quando non c'è la minima motivazione di farlo ( vedi il discorso di @Stonic2018 che io NON ho mai avuto lontanamente un mente offendere anche perché mia nonna mi ha indotto da piccolo il rispetto per la donna e per tutti gli esseri umani). Facciamo finta che tutto va bene quando sappiamo che non è così e ci lamentiamo in seguito senza fare il minimo sforzo per cambiare qualcosa nella mentalità. Dopo tre , scusate , merd@osi anni, cosa abbiamo imparato??? Lascio a voi la risposta. E non mi scuso assolutamente per la lunghezza del post. Chi vuole leggere la legga chi no ... no. Saluti a tutti e buona notte.
Pienamente d'accordo , Miti purtroppo questi sono i risultati ,il genere umano è ghiotto di potere e a fatto si che questo pianeta la distrutto col passare degli anni tra guerre e ancora guerre vedere ogni santo giorno bambini e donne uccisi ingiustamente mi viene solamente rabbia , non è possibile che ancora ad oggi possano accadere queste cose . Mi viene veramente male assistere a queste cose , per quello che dico che vorrei quei tempi.( chiudo qui l'argomento che capisco che siamo fuori tema )
 
Concordo, torniamo alle nostre auto... più normali. Direi che per me il discorso del cybertruck è concluso. Ringrazio a tutti voi per l'interessamento e i vostri post. Saluti 👏👏👏
 
È stato come mi aspettavo, l'interesse su questo mezzo è davvero sproporzionato....🤣🤣🤣
Nel nostro paese non è un genere che può avere mercato:
- i pickup vanno immatricolato come autocarro, con tutte le conseguenti limitazioni di impiego;
- ci sono strade che sono più strette del cybertruck, senza contare parcheggi etc.... Qui dallenparti mie sarebbero impossibili da esercire.

Non oso poi immaginare l'autonomia reale viste le performance e la massa del mezzo.... Già ora che è inverno la mia xcced è passata dai 54 teorici a 30/35 km realistici, guidando senza "turbe" mentali.
 
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La mia prima impressione è "tanto rumore per nulla".
Non è che i pick-up americani, con il cofano che ti arriva al mento (se sei alto), siano molto meno "cassoni", per via delle cromature a go-go.
Il bello è che li vedi nei parcheggi degli impiegati delle aziende, lo usano in città per andare al lavoro... da noi non entrano nemmeno nel parcheggio.
Sullo stile mi è sufficiente il "no comment", chi lo vuole lo compri e se lo goda.
Lo stanno ache già abbondantemente copiando...
 

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@Seawind , cos'è sto coso ?
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C'è, gli americani hanno copiato...gli americani?
 
@Seawind , cos'è sto coso ?
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C'è, gli americani hanno copiato...gli americani?
In realtà sono stati i soliti Cinesi
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Vorrei rispondere brevemente @Rosso Antico : puoi non essere d'accordo,ci mancherebbe, io per lavoro ormai da 35 anni ho a che fare con le " nuove generazioni " , persone di età compresa fra i 14 e i 20 anni. Ti assicuro che è terribile, una battaglia persa. Voglia zero, imparare un metodo di lavoro zero, avere rispetto zero. Solo smartphone e tempo perso sui social, ho la fila di persone che vengono a chiedermi ragazzi desiderosi di lavorare. Zero. Non abbiamo meccanici capaci in officina? E ci credo, ma giuro che ci credo pienamente. Anni fa con il corso Toyota si andavano a fare i contest, le gare fra scuole e si portavano a casa successi, bei successi. Oggi non sarebbero in grado di cambiare un filtro aria. Stamattina mi sono rassegnato dopo che, avendolo spiegato 3 volte con tanto di disegni e foto in una classe 5 non erano capaci di collegare un circuito ad un alimentatore. Sarò pessimista, ma questi nel futuro si mangeranno quello che i genitori, chi avrà potuto gli lascerà in eredità. Dopo di che voglio vedere se tik tok o Instagram gli daranno da mangiare e gli pagheranno affitto e bollette
 
Ilario mi trovi pienamente d'accordo.
 
Solo smartphone e tempo perso sui social ...
E su questo siamo perfettamente d'accordo. Ma la mia esperienza personale - forse sono stato fortunato - è stata diversa. Negli ultimi due anni, presso l'azienda per la quale ho lavorato fino allo scorso maggio (sono andato in pensione a giugno) ho dovuto seguire una lunga serie di gravosi test effettuati su diversi prodotti industriali di MT, assieme ad alcuni giovani tecnici di età compresa tra i 24 ed i 28 anni ... Ebbene, sono rimasto piacevolmente colpito dalle loro capacità, dedizione al lavoro e prontezza nel fronteggiare e risolvere problemi ed imprevisti. Ovviamente, nessuno di loro si era prefisso l'obiettivo di diventare una star del web ;). Adesso, mi occupo di corsi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con rischio elettrico. E sto addirittura notando che tra i più giovani ci sono ragazzi più preparati tecnicamente, più volenterosi e più sensibili alle problematiche della sicurezza rispetto ad alcuni loro colleghi quarantenni che, presumibilmente, dovrebbero essere più esperti. E' comunque chiaro che, ovviamente, non sono tutti sullo stesso piano. Ma questo rientra nelle normali statistiche. Quindi, e dal momento che non possiamo farne a meno, decidiamoci una buona volta a consegnare con un po' più di fiducia e di ottimismo questo Presente nelle mani delle nuove generazioni. Altrimenti, non ci sarà tempo, spazio e materiale per costruire il Futuro che vorremmo.
 
Avete tutte due ragione, al mio avviso , @Rosso Antico e @still. Il problema è quando si fa un lavoro che non ti piace o si deve fare un lavoro pur non volendo minimamente farlo per altre motivazioni. Per forza che non ti esce nulla. Io ho iniziato fare il lavoro di infermiere a 37 anni ( se mi ricordo bene , troppi anni passati). Fare una scuola del genere con delle persone di 18 anni o giù di lì è stato sconvolgente. Nessunissima voglia. Da due anni gestisco la preparazione di futuri allievi del primo, secondo o il terzo anno di una certa scuola infermieristica. Un disastro totale, o quasi. Dare la consegna del reparto e vederli col tel in social è un classico. Ma ogni tanto una o più persone con voglia da fare trovi. E ti rendi conto che valeva e vale la pena. Questo penso che vale il tutti i settori. Trovare il lavoro giusto per te , che ti coinvolge e che ti da soddisfazioni. Non avrei mai pensato che fare infermiere per me era la strada giusta dopo anni di esercito. Ma non puoi sapere di nessun lavoro che è la strada giusta per te se non ti impegni nel farlo. Uno dei detti di mia nonna detti era ...Puoi fare nella tuo vita diversi lavori. Non è obbligatorio che ti piaceranno. Non è obbligatorio di piacerti quello che farai un domani. La vita ti può portare in posti che non ti aspetteresti mai e fare cose che non ti aspetteresti mai. Ma per il rispetto per le persone intorno a te, per il rispetto per il lavoro in se che ti fa portare a casa la pagnotta, per il rispetto di te stesso farlo bene è un dovere. Poi se non ti trovi cambia pure. Prima o poi arriverai fare quello che ti piace. Questo è poco ma sicuro. Serve pazienza, dedizione e serietà. I giovani vanno guidati. Devi avere pazienza. E quando la perdi devi ritrovarla di fretta e raddoppiata pure. Per questo che siamo genitori o educatori. Aspetta noi farlo. Rispettare quello che loro rappresentano ma anche inoculare a loro dei nostri valori.
 
Ovviamente ci sono le eccezioni come dappertutto. Però se su 25 persone puoi fare conto su 4 direi che siamo messi davvero male
 
Questo, @still, nemmeno io non sono così ottimista. La voglia c'è ma non esagerata. Comunque tornate al topic ... Il cybertruck.... Bella la copia...mi informerò meglio. Ciao ragazzi. Oggi vado ad un concerto con Sting. A forum di Assago. Ciaoooo...ci si ...
 
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