Può capitare che nel cruscotto della macchina compaia la spia FAP accesa relativa al filtro antiparticolato. Per sapere come bisogna comportarsi in questo caso è necessario, prima di tutto, ricordare che il filtro antiparticolato serve a impedire l’immissione nell’atmosfera del particolato contenuto nei gas di scarico come prodotto di combustione. Il filtro viene monitorato in maniera costante da sensori che principalmente misurano la differenza di pressione creata dalla filtrazione. Nel momento in cui questa differenza risulta eccessiva, la centralina elettronica di controllo e gestione interviene avviando un processo di auto-pulizia e liberazione attraverso un ciclo di rigenerazione. Se la rigenerazione non si svolge in maniera appropriata ed efficace, la spia FAP del filtro antiparticolato si accende per avvisare l’automobilista dell’anomalia. In questo caso è opportuno utilizzare il veicolo in modo che si creino le circostanze in cui possa avvenire il ciclo di rigenerazione, ovvero procedere a un regime motore più costante possibile su valori di 2500 / 3000 giri al minuto. Per far questo puoi percorrere una strada extraurbana e selezionare la marcia più utile per mantenere il numero di giri rispettando i limiti di velocità. In questo modo la centralina di gestione può intervenire aumentando le quantità di carburante immesso e di conseguenza la temperatura del filtro. Il particolato, in queste condizioni, viene ridotto di dimensioni e il filtro si libera. Possiamo dire che in linea di massima, quando la spia del filtro antiparticolato si accende, non è il caso di allarmarsi. C’è da preoccuparsi, invece, nel caso in cui ad accendersi è anche la spia motore, e in più senti un calo delle prestazioni. Questa situazione segnala che i cicli di rigenerazione naturale non hanno avuto esito positivo, e quindi c’è bisogno di ricorrere ai servizi di un’officina specializzata.