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Car of the year 2024 - Kia EV9 fra le candidate

Dal mio punto di vista la BMW in questo elenco non ha un senso. Come anche l'elettrica cinese. Non vedo la ragione di questi elenchi indefiniti di auto prese quasi a caso. La serie 5 comunque fa la differenza anche se quei elementi sul paraurti posteriori intorno agli scarichi io l'avrei risparmiati perché stonano con la linea relativamente pulita. Passi "avanti" per la Renault nella filosofia dei suv ma era da aspettare visto che la gente compra solo questo, la Volvo, cosa dire, quasi "povera" di dettagli ma anche lei nella linea delle elettriche con un design indefinito, la Peugeot riconferma il family feeling dei ultimi anni che ancora piace, la cinese non la commento perché non mi dice nulla in quanto ha avuto la stessa già impostata dal design Tesla, la Toyota è riuscita nel impresa di "tornare fare la Toyota" dal punto di vista della forma delle loro auto dopo il successo della Yaris/Corolla/exCH-R ma comunque rimanendo lider del mercato globale nelle vendite per la maturità del loro sistema ibrido, vedi la valanga di Yaris cross in giro per Milano e dintorni. Per me tutta la vita la serie 5 pur non essendo un loro fan. Ma almeno hanno rinunciato alla calandra a forma di denti di castoro.
 
Ti ringrazio @Stonic2018 per la precisazione in merito. Comunque sono al corrente con la modalità di elezione in quanto nel forum del AV abbiamo discusso più volte sull'opportunità di questi premi delle riviste del settore che al mio avviso sono un po' così così. Non dico "fabbricate" ma quasi ... Parlando sempre nello stesso forum con le persone che sono la molto prima del mio arrivo sette anni fa tutti hanno concordato sulla povertà attuale del comparto giornalistico della rivista Al Volante come anche delle altre riviste del settore con dei articoli abbastanza "poveri" del tipo telegrafico, non obiettivi e diverse volte poco pertinenti. Parlo esclusivamente dell'Italia qui. Anche se, leggendo spesso un po' in giro, il giornalismo non è più apolitico ma connesso ormai sia politicamente che con il settore imprenditoriale che insieme riescono indirizzarlo sulla strada desiderata. Tornando alle auto in causa la Renault merita come design dal mio punto di vista non per la ex-monovolume ma per la Megane che non mi sembra male per niente come SUV. E detto da me che ancora sto resistendo all'ondata di crossover/SUV che sono nei listini ci vuole. Probabilmente si faranno ancora dei elenchi in giro per il mondo di auto decise da una categoria o dal altra di persone con diverse mansioni o magari di istituzioni durante questo anno ma l'ultima parola aspetta a noi. Quelli che acquistiamo queste vetture. E visto che nel passato sia il motore EP3C che Puretech, un quattro ed un tre cilindri hanno ricevuto dei premi per diversi anni malgrado la scarsa affidabilità in generale io cerco di guardare in un modo diverso questi elenchi per me troppo a caso. Ma questo è ovviamente un mio parere personale. Anche perché è sempre più difficile dire di una vettura oggi che è completamente riuscita. Da quello che mi ricordo e che vedo tra i vincitori magari la MB 459, la 928, la Integrale, la CX della Citroen o magari la Cinquecento che di storia ne ha fatto. Ma questi , come ho detto, sono pareri personali.
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... MB 450... scusate
 
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A mio e personale parere la Renault e quella che più mi piace ed è quella che più merita , la sto notando da un pò di tempo e devo dire che è veramente bella linee armoniose ben fatta sportiva ed quel tocco di eleganza che non guasta mai .Comunque un ringraziamento alla nostra cara amica @Stonic2018 che mi ha fatto rivivere e vedere bellissimi modelli e la sua storia di queste auto che hanno segnato quel periodo .
 
... che mi ha fatto rivivere e vedere bellissimi modelli e la sua storia di queste auto che hanno segnato quel periodo .
e che dire tra i tanti hanno vinto anche case ora non più presenti come Simca e Rover/Austin... da rabbrividire per il tempo che fu.
 
e che dire tra i tanti hanno vinto anche case ora non più presenti come Simca e Rover/Austin... da rabbrividire per il tempo che fu.
Hai perfettamente ragione ,vetture storiche che bei tempi .Solo a rivederle mi portano quando ero piccolo me le ricordo tutte .
 
e che dire tra i tanti hanno vinto anche case ora non più presenti come Simca e Rover/Austin... da rabbrividire per il tempo che fu.
Se siete curiosi la Simca ebbe una storia molto travagliata nella quale giocarono un ruolo determinante Fiat e Chrysler due marchi che dopo decenni in tempi recenti ebbero modo di fare altri affari commerciali.
 
Quelli erano tempi belli del automobilismo europeo. Una miriade di case. Forse non tutte erano facevano auto belle. Forse non tutte facevano auto durevoli. Ma c'era qualcosa che oggi non c'è più. Una cosa molto importante, forse quella più importante di tutte. La concorrenza. Quella sana. Quella che dava lavoro. Quella che metteva in moto la ricerca. Se guardo quella lista dei primi tre classificati nel arco degli anni di allora vedo vincitori completamente inaspettati. Erano tantissime le case automobilistiche piccole, potevi permetterti di sbagliare e di provare, per noi il prezzo delle auto non ti chiedeva venderti un rene. Cosa abbiamo oggi in Europa? Conglomerati di marchi, le multinazionali. Non voglio analizzare qui i "benefici" che ha portato a noi, quelli che acquistiamo queste vetture. Nei anni post Dieselgate c'è stato uno scandalo insabbiato in Germania dal governo di allora della Merkel, tutto comparso per un giorno nel der Spiegel e nel Welt, che riguardava un'intesa sotto il banco tra i produttori tedeschi di NON farsi concorrenza e tenere i prezzi alti e molto vicini tra di loro. In tutta l'Europa questi colosi hanno avuto dei prestiti giganteschi dal lontano 2008 al inizio della crisi finanziaria. Soldi troppo spesso utilizzati per darsi premi e "incentivare" dei stipendi già stellari. Guardando l'Europa delle case automobilistiche di oggi potrei dare un solo premio. Quello dell'incompetenza del settore di adeguarsi ai nuovi principi della mobilità dei nostri tempi. È quando una casa come come la Stellantis potrebbe "produrre" in Europa delle vetture cinesi (praticamente una specie di DR più grande) penso che non ha più bisogno di commenti. Vedere un'auto cinese in questa lista credo che dovrebbe essere un campanello di allarme al fatto che è quasi troppo tardi per il comparto auto europeo. Io avrei dato il premio alla BYD se penso meglio adesso. Che dal 2008, l'anno del primo veicolo plug in ibrido, la F3DM, ha iniziato fare sul serio arrivando ad oggi essere una voce mondiale nel capitolo. In pochissimo tempo arrivare a questo livello la dice lunga sulle possibilità e le intenzioni serie dell'industria automobilistica cinese di entrare nel nostro continente non solo in punta di dita ma, solidamente, con tutte i due piedi. Vorrei vedere a quel punto i nomi di questo "elenco" fortunato. Comunque come al solito in Europa si festeggia. Cosa? Ancora non ho capito bene ma uniamoci alla festa. Ben fatto Renault.
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Sinceramente non so a questo punto dove arriveremo con questo mercato dell'auto, secondo me c'è in ballo troppi interessi , ho paura che il nostro e caro marchio FIAT un marchio tutto made in Italy scompaia confondendosi tra altri marchi spezzando così una e vera e propia sua immagine , ultimamente nascono vetture free con marchi strani che nemmeno io ho mai sentito .
 
Non li hai sentitti perche i cinesi non vendevano da noi adesso che hanno liberato la mandria dal recinto arrivano tutti.Il problema e' l'assistenza perche se ci lamentiamo di Kia voglio proprio vedere se ti si rompe una di queste auto a chi ti affidi a nostro signore per un miracolo.
 
Il made in Italia non è scomparso adesso, caro Pio. Ma tempo e tempo fa. Quando a posto di una fabbrica è spuntato un "Centro" e che ha dato motivo "d'orgoglio" alla nostra classe politica. Il made in Italia è scomparso quando davanti ad una pandemia sconosciuta il gruppo FCA ha chiesto un prestito miliardario a tasso zero dato subito dal governo di allora sotto il solito ricatto dei licenziamenti. Il made in Italia è sparito quando il piano Fabrica Italia se è concretizzato in un nulla di fatto, tutto dietro i sorrisi falsi ed "incoraggianti" di un contabile ed un broker svizzero. Il made in Italia è sparito quando una fabbrica di automobili di lusso nuova di zecca è finita in vendita tra un bilocale ed un monolocale del ca**o. Il made in Italy è scomparso proprio, Pio, quando le piccole e medie vetture hanno iniziato essere prodotte in altre paesi e vendute a prezzi made in Italy qui. Stiamo qui a parlare delle nostre auto coreane. Di come vanno bene. Di che botto di soldi costano. Dell'assistenza che c'è o non c'è. Facendoci la santa croce di non rovinarsi perché per un componente ci vogliono mesi e mesi nell'arrivare. E a volte pure arrabbiarsi uno con l'altro per una parola mal scritta o mal capita, intanto siamo abituati di farci la guerra in un bicchiere d'acqua, la guerra dei poveri ai poveri. Malgrado vedere ogni giorno la vera guerra in tv, quella guerra dove le persone muoiono per davvero, dove tutto è raso al suolo in un indifferenza generale delle persone che nemmeno non si sono alzate andare al voto perché non c'era nulla votare. Dimenticando che così il paese è venduto pezzo per pezzo a prezzi di saldo. Ad altri che una sessantina di anni fa vi invidiavano per il boom economico senza precedenti. Tutti ci dimentichiamo che se questo paese e venduto a prezzi scontati, se questa Europa farà la stessa fine, i primi "prodotti" nel carrello della spesa siamo noi, le persone, le famiglie ed i popoli del Europa. Noi, caro Pio, non gli altri. Ma a chi importa più? A chi importa qualcosa quando facciamo le cose come prima ...anzi ...per andare in ferie adesso ci facciamo prestiti. Che non siamo sicuri nemmeno di potere pagare al nostro ritorno. Perché noi siamo sicuri che avremo sempre un lavoro, che siamo a posto come sotto un tetto a prova di bombe. Che non troveremo un lucchetto sulla dita con l'invito di venire lavorare in Cechia. Che non riceveremo, mentre ci arrostiamo su un pezzettino di spiaggia da cinquanta euro al giorno, un messaggio del cavolo in whatsapp con la lettera di licenziamento. Ma intanto questo mentire che è tutto a posto solo spegnendo la tv con magari in corso un telegiornale pilotato da chi sa che "forza" politica o buttando scontenti il nostro giornale preferito di destra o di sinistra nella raccolta differenziata che forse nemmeno non si fa in maniera così differenziata come noi pensiamo, magari poi premendo il pulsante del telecomando per un film su Netflix così ci dimentichiamo di tutto il brutto nel bellissimo suono delle pistole di Matrix. E, caro Pio, il mondo è questo. Il nuovo mondo dove per un fucile , per un caro armato o per un caccia militare si trovano subiti i soldi ... invece per mettere in moto un'industria così importante come quella della mobilità, magari un'industria più pulita ed efficiente, nemmeno tutti i soldi del PNNR o come si chiama quel dannato "prestito" europeo NON a tasso zero basterebbero. Ma almeno così saremmo a posto, sedati in questa specie di nuovo mondo macron-iano dove il lusso della pace si deve pagare perché non è più così scontato. E quando tutti si credono una specie di Kissinger 2.0 che Dio ci aiuti. "Quando è in atto una crisi, la passività non fa che accrescere l'impotenza: alla fine ci si trova costretti ad agire proprio sui problemi e nelle condizioni di gran lunga meno favorevoli." Un po' il film di tutto che succede oggi? (H.Kissinger) Saluti.
 
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Miti questo e il mondo che hai descritto , un mondo oramai malato di ipocrisia e di false promesse a noi cittadini in primis i nostri e Cari governatori che promettono e promettono in campagna elettorale per accappararsi voti e poi una volta eletti pensano solamente a sé stessi sono veramente stufo di sentire sempre la stessa musica . Purtroppo subiamo e subiamo e questo è il caro prezzo da pagare .
Ritornando in tema mi sta passando un po la voglia di cambiare auto un per un domani decidessi di farlo credimi sono veramente trattenuto da molti fattori che sto leggendo , assistenza che peggiora sempre più , prezzi folli , ma la cosa che più penso è la troppa elettronica a qui non mi piace molto imbattrrsi a dei problemi che alla fine nemmeno loro sanno gestire o meglio ricambi per queste auto talmente piene di gingilli che astentano ad arrivare e stare mese e mesi senza auto e questo che mi fa trattenere , che già la mia Sportage di gingilli ne ha .
 
Non li hai sentitti perche i cinesi non vendevano da noi adesso che hanno liberato la mandria dal recinto arrivano tutti.Il problema e' l'assistenza perche se ci lamentiamo di Kia voglio proprio vedere se ti si rompe una di queste auto a chi ti affidi a nostro signore per un miracolo.
Non tanti anni fa dicevo nel forum del AV che abbiamo davanti un paese che in trenta o quarant'anni è riuscito diventare la fabbrica del mondo capitalista. Il prezzo per l'aria, i fiumi e la terra in Cina è stato pesante. Mi ricordo il video di uno schermo gigantesco che proiettava il sole perché le persone per colpa dello smog non riuscivano più vederlo per settimane e settimane per mancanza delle precipitazioni. Poi, un giorno, lo stato cinese se è reso conto che tu , occidentale , se volevi produrre la dovevi pagare. E non poco. Si sono resi poi il conto che se non hai veramente una parola da dire nel mondo economico, delle risorse, delle banche solo col boom economico non ci si arriva e prima o poi tutti crolla. In seguito sotto la sorveglianza di un allora giovane Xi come vice presidente ed in seguito presidente del partito comunista e della terra del dragone ai tempi piena di corruzione a tutti i livelli è stata iniziata una purga di tutto il sistema con dei metodi non sempre puliti giuridicamente. "La corruzione potrebbe portare al collasso del partito comunista cinese e della Cina stessa " diceva in un suo discorso politico. Abbiamo assistito in diretta tv al allontanamento del ex presidente Hu Jintao dove l'Occidente stupefatto di una cosa simile in modalità "live" pensava che era un avvertimento per se. Ma l'avvertimento era anche per tutti i politici, industriali, banchieri o uomini d'affari cinesi che per fare affari dovevano "rinforzare" il partito. Ecco, oggi la Cina decide. Prezzi, risorse, modi di fare. E se fino ieri ridevamo leggendo la notizia di questa presunta invasione di vetture cinesi "scadenti" ovviamente dal nostro iPhone made in Cina, oggi pensiamo che non avranno mai e poi mai una rete di vendita/manutenzione decente perché nessuno non è stato capace al 100%. Cosa faremo, penseremo o di cosa rideremo un domani, @Pisia52 riguardo la Cina? Il sistema cinese si concede il lusso di poter beneficiare di un sistema comunista/capitalista estremamente serrato con due facce una più aggressiva dell'altra, un mix micidiale per quel sistema europeo di vecchia stampa, pesante ed inefficiente economicamente al giorno di oggi, pieno di burocrazie ed incapace, completamente sterile politicamente. Non troveranno una soluzioni giuste per un modello di vendita/manutenzione magari anche profondamente diverso in Europa ? Io ci credo poco. Molto poco.
 
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