mundicreatura
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@zell_great: secondo me non conviene ancora. Riprendo il conto che avevo fatto qualche post fa. Se per assurdo assumessimo che la tua Niro plug-in ti costasse strettamente ZERO euro di energia elettrica perché fai sempre ricarica presso le colonnine del supermercato o dell'Ikea e vai sempre e solo in elettrico, avresti un risparmio rispetto alla ibrida normale di 7.5 centesimi al chilometro, cioè di 750 euro ogni 10.000 km. Per recuperare i 7.000 euro addizionali della plug-in avresti bisogno di percorrere più di 90.000 km, che con il tuo chilometraggio dichiarato farai in 9 anni. Questo è il motivo essenziale per cui dicevo che, a parte il costo dell'energia, è il costo della batteria che indice molto.
Questo assumendo che tu possa andare sempre e solo in elettrico (non molto plausibile), che non ci siano perdite di efficienza, che le colonnine siano sempre disponibili, che tu stesso sia disponibile ad aspettare circa 2.5 ore per ogni ricarica completa (colonnine da 16A), e così via.
@Fausto Felix: hai ragione quando dici che la plug-in non è una scelta da fare solo con il portafoglio e che ci possono essere anche motivazioni etiche. Io ho da 10 anni un'auto a metano (che verrà pensionata appunto non appena mi consegneranno la Niro), uso la bici, ho installato un impianto fotovoltaico, il solare termico, i temporizzatori ai caloriferi, etc etc. - per dire che queste cose mi stanno a cuore. Tuttavia c'è anche un altro aspetto da considerare, ed è l'impatto ad es. in CO2 dovuto alla produzione dell'energia elettrica. Questo varia molto a secondo del posto in cui l'energia viene prodotta e ovviamente dipende dal modo in cui l'energia viene prodotta. Se guardi http://shrinkthatfootprint.com/electric-cars-green (che non è un sito delle sette sorelle), c'è un grafico interessante in cui si vede nel mondo quanto "pesa" in termini di CO2 emessa l'energia elettrica disponibile nei vari paesi. Per paesi come l'Italia, si dice: "In the UK, Germany, Japan and Italy they are as good as the best petrol hybrids, in the 45-50 MPGUS range", cioè si dice che l'impatto in CO2 emessa dell'energia disponibile da noi non è sostanzialmente diverso dall'impatto che si ha con una ibrida normale. Prendiamolo come sempre cum grano salis, ma in generale anche questa cosa dell'impatto minore viene un po' a cadere. Ci sarebbero poi anche altri punti da considerare, come quello dell'impatto che ci sarebbe se tutti prelevassero energia della rete per ricaricare le proprie auto. Intanto questo sposterebbe considerevolmente l'impatto in CO2 anche nei paesi più "verdi" (per aumentate richieste, perché le fonti alternative sarebbero probabilmente non più sufficienti), ma - e questo vale in particolare per noi in Italia - questo richiederebbe una revisione radicale della struttura della rete di distribuzione elettrica (che si traduce alla fine in un maggior costo dell'energia per l'utente finale, naturalmente, a meno di assai lungimiranti politiche energetiche, di cui attualmente non vedo grande abbondanza).
Questo assumendo che tu possa andare sempre e solo in elettrico (non molto plausibile), che non ci siano perdite di efficienza, che le colonnine siano sempre disponibili, che tu stesso sia disponibile ad aspettare circa 2.5 ore per ogni ricarica completa (colonnine da 16A), e così via.
@Fausto Felix: hai ragione quando dici che la plug-in non è una scelta da fare solo con il portafoglio e che ci possono essere anche motivazioni etiche. Io ho da 10 anni un'auto a metano (che verrà pensionata appunto non appena mi consegneranno la Niro), uso la bici, ho installato un impianto fotovoltaico, il solare termico, i temporizzatori ai caloriferi, etc etc. - per dire che queste cose mi stanno a cuore. Tuttavia c'è anche un altro aspetto da considerare, ed è l'impatto ad es. in CO2 dovuto alla produzione dell'energia elettrica. Questo varia molto a secondo del posto in cui l'energia viene prodotta e ovviamente dipende dal modo in cui l'energia viene prodotta. Se guardi http://shrinkthatfootprint.com/electric-cars-green (che non è un sito delle sette sorelle), c'è un grafico interessante in cui si vede nel mondo quanto "pesa" in termini di CO2 emessa l'energia elettrica disponibile nei vari paesi. Per paesi come l'Italia, si dice: "In the UK, Germany, Japan and Italy they are as good as the best petrol hybrids, in the 45-50 MPGUS range", cioè si dice che l'impatto in CO2 emessa dell'energia disponibile da noi non è sostanzialmente diverso dall'impatto che si ha con una ibrida normale. Prendiamolo come sempre cum grano salis, ma in generale anche questa cosa dell'impatto minore viene un po' a cadere. Ci sarebbero poi anche altri punti da considerare, come quello dell'impatto che ci sarebbe se tutti prelevassero energia della rete per ricaricare le proprie auto. Intanto questo sposterebbe considerevolmente l'impatto in CO2 anche nei paesi più "verdi" (per aumentate richieste, perché le fonti alternative sarebbero probabilmente non più sufficienti), ma - e questo vale in particolare per noi in Italia - questo richiederebbe una revisione radicale della struttura della rete di distribuzione elettrica (che si traduce alla fine in un maggior costo dell'energia per l'utente finale, naturalmente, a meno di assai lungimiranti politiche energetiche, di cui attualmente non vedo grande abbondanza).