sull'idrogeno aggiungo...
se dovesse davvero prendere piede perchè risolvono tutti i punti elencati da
@loris21, rimarrebbe un problema serio:
Se utilizziamo le fonti di acqua dolce, intacchiamo tutti i settori che fanno uso di acqua dolce e le già povere riserve di acqua "potabile" per eccellenza. Infatti, la desalinizzazione non offre un prodotto utile come la potabilizzazione dell'acqua dolce a mio avviso.
Pertanto, gli impianti di produzione dovrebbero essere creati esclusivamente vicino al mare/oceano perchè scomponendo l'idrogeno dall'acqua (H2O) mi resta ossigeno che libero in atmosfera non è detto trovi la stessa quantità di idrogeno da cui è stato slegato, andando quindi a crere uina minore quantità d'acqua rispetto all'origine.
Poi ricordiamoci che l'acqua trasporta con se altre sostanze, che andrebbe anche visto se siano utili al discorso ambientali o contrarie per il discorso gestione scarti della produzione.
direi che la via giusta sia quella di capire che "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" ove il miglior progetto sarà quello che tiene conto di:
quali legami chimici devo modificare/cancellare/creare
quante risorse sono necessarie alla gestione dei legami chimici
quale prodotto mi risulterà
quali scarti mi risulteranno
quale impatto ha sull'ambiente la produzione, stoccaggio, utilizzo, smaltimento del prodotto risultante
quale impatto ha sull'ambiente la produzione, stoccaggio, utilizzo, smaltimento degli scarti
questo mi ragionamento, se anche lo fanno, non sta arrivando nelle nostre auto.
guarda il FAP che prima era il futuro e sono anni che sappiamo essere il diavolo;
guarda il metano che prima era il futuro, ora è il diavolo;
guarda le auto elettriche che nell'intero ciclo di vita non sono "ambientaliste" se non durante l'uso da parte dell'utilizzatore finale;
e cosi vià...