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NIRO - Nuovo listino 2017 - nuove versioni per mercato italiano -

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Rispondendo a JACKSUFF...

Cose che accadono in KIA con gli altri marchi europei non mi è mai capitato, in famiglia ho 8 auto e questa è la prima volta che mi trovo ad acquistare un auto dove solo dopo 2 mesi viene riproposta con altre versioni.
Purtroppo non avevo tempo di aspettare in quanto sono al limite con la mia auto di 16anni e prima di marzo(revisione) devo sostituirla.
Se avessi avuto possibilità di aspettare avrei atteso l'uscita della nuova OPEL Meriva che è previsto a metà 2017 però ormai firmato ho firmato.....l'auto l'ho presa perché la trovo interessante su molti aspetti ma sicuramente l'inventarsi di uscire con un'unica versione per una questione di ridurre i costi per i clienti(anche se a pari versione costa di più rispetto agli altri stati) e poi dopo solo 3 mesi dal lancio inserire altre 2 versioni come negli altri paesi europei, direi che è decisamente scorretto e non è normale!
 
I primi acquirenti sono stati davvero presi in giro ho domandato in fase di contrattazione il perche di una sola versione risposta sia in kia italia che in concessionaria scelte di marketing ,ma quale marketing fai uscire come hai fatto in tutto il mondo diverse versioni sta poi al cliente scegliersi quella che la tasca o quella che piu gli piace.
 
Per chi era interessato al listino è di nuovo disponibile sul sito kia che è identico a quello postato da nivola68. Configuratore e promo ancora vuoti x Niro. Fatto un giro su siti esteri (Francia,Gran Bretagna e Germania) e hanno tutti 3 allestimenti con prezzi e dotazioni simili a quelli postati da nivola 68. Ripeto nel mio caso sono contento perché l'unica versione italiana aveva tutto quello che volevo, eccetto i sensori anteriori, con lo sconto di 2100.
 
io la vedo con un altra ottica. forse perché la niro la devo ancora ordinare. Se guardate l'intervista dell'ad Kia Italia (avevo postato un link in un Altro post) capirete il perché della scelta di un allestimento unico.. Visti gli ordini e le nostre continue segnalazioni al customercare Kia probabilmente hanno deciso di cambiare repentinamente la scelta fatta per venire in contro alle nostre esigenze... non la vedo come una presa in giro.. anzi! Altrimenti staremmo tutti qui per i prossimi 2 o 3 anni a lamentarci in Italia manca questo manca quello....
 
Bhe, in effetti potevano pensarci da subito a proporre le tre versioni (come ha fatto Toyota), probabilmente hanno "tastato il polso" al mercato! Comunque alla nostra versione intermedia con aggiunta del Pack poco ci manca alla versione top. Si deve rinunciare ai bixeno (e questo X me è grave!:banghead:), JBL (ma 4ruote dice che già quello standard non è male), sedili elettrici e angolo cieco. I sensori anteriori mi pare non siano previsti nemmeno nella versione top (se non sbaglio!). Però il ruotino costa 50 euro di più ......:D!
 
Sono passato in concessionaria e ho fatto presente la cosa il concessionario e stato avvisato da kia italia il 3 di gennaio ho detto loro che mi sento preso in giro perche i sensori anteriori e i fari bixenon li volevo e il venditore si ricordava benissimo gli ho proposto che ritiro l'auto se mi fanno un ulteriore sconto oppure se la tengono e me ne ordinano una nuova.Questa e una pratica commerciale scorretta e non ci sono ne se ne ma perche ha tanti di voi non freghera niente di avere i sensori o i bixenon piuttosto che lo schermo da 8'' o l'interno in pelle ma io le due cose che volevo le voglio e non mi interessa che kia italia 20gg fa mi ha detto dopo una telefonata che e' una questione di marketing non facciano i pinocchi che il naso gli diventa una proboscide.
 
Vorrei dire la mia su questa"situazione".
Io prima di ordinare la mia Niro ho chiesto al concessionario se potevamo portarla a casa mia perché ho un garage piccolo con una chiusura automatica ed avevo paura che non ci entrasse. Quando il venditore ha visto che dovrei appoggiarmi con il paraurti anteriore al muro per far chiudere il garage mi ha offerto in omaggio i sensori anteriori. Quindi secondo me aftermarket potremo montare sia i sensori che i fari allo xeno ( cosa che farò anche io se possibile) comunque anche secondo me hanno sbagliato scelta di marketing.
 
Forse non mi sono spiegato bene la rabbia che ho e per quale motivo devo far smontare in concessionaria la macchina con il rischio di fare danni ( per averci lavorato vi giuro che i danni li fanno vi cito solo che in smart un addetto lo chiamavano mister attak per le cose che rompeva e riattaccava col famoso prodotto) quando ho la possibilita' di avere la macchina con il tutto montato da fabbrica originale e senza problemi di collegamenti fatti tagliando fili a destra e a manca perche devo far bucare il paraurti nel caso montino i sensori tradizionali con il rischio di graffiarlo e poi trovarmi a litigare con il capo officina.Bastava creare dei pacchetti come hanno fatto per lo sportage e uno sceglieva quello che piu gli piaceva.Se avete voglia leggete
Secondo criterio costitutivo della scorrettezza della pratica commerciale
è la falsità della pratica o la sua idoneità a falsare in
modo rilevante il comportamento economico del consumatore.
Vale a dire che la pratica è scorretta se, in sua assenza, il consumatore
avrebbe posto in essere una scelta differente da quella
invece compiuta; sono tutte quelle situazioni in cui viene alterata
e ridotta la autonoma capacità di prendere una decisione di tipo
commerciale consapevole; l’incidenza può essere sia in senso positivo,
cioè il consumatore viene spinto a concludere un contratto
che altrimenti non avrebbe concluso o a sciogliersi da un rapporto
dal quale altrimenti non si sarebbe sciolto, sia in negativo, nel
senso di pratiche idonee a dissuadere il consumatore dal concludere
un contratto che altrimenti avrebbe concluso. Rientrano in
questa ipotesi tutti i casi di pubblicità ingannevole (vedi paragrafo
seguente).
Tutti questi parametri e criteri hanno come punto di riferimento
il c.d. “consumatore medio”, un soggetto normalmente informato
e ragionevolmente attento e avveduto, tenuto conto di fattori
sociali, culturali e linguistici, ma tenuto anche conto della tecnica
di contratto utilizzata o del settore di riferimento. Vale a
dire che occorre operare riferimento al membro medio del gruppo,
correlato al settore produttivo in cui si colloca la pratica in
discussione, perché, ad esempio, il consumatore-investitore sarà
ragionevolmente avveduto solo se e in quanto il professionista
abbia adempiuto agli obblighi informativi aggiuntivi a suo carico;
oppure, per fare un altro esempio, dovrà essere considerata la
particolare vulnerabilità di categorie di consumatori quali i destinatari
di prodotti per la salute, gli adolescenti, i destinatari di
prodotti dietetici o alimentari. L’art. 20 fa esplicito riferimento a
gruppi di consumatori particolarmente vulnerabili “a motivo della
loro infermità mentale o fisica, della loro età o ingenuità”.
Il medesimo articolo rende esplicita la legittimità di quelle pratiche
commerciali consistenti in semplici dichiarazioni esage
te o non destinate comunque a essere prese alla lettera, la c.d.
“pubblicità superlativa” o “iperbolica”. Si tratta di quelle forme
di enfatizzazione delle caratteristiche di un prodotto e che, per la
loro manifesta innocua vanteria, non vanno considerate come una
forma di pubblicità ingannevole, poiché non destinate a essere
prese alla lettera, così da poter essere considerate lecite. Sono
quindi accettabili espressioni che definiscono un prodotto come
“il migliore” o “il vero e solo degno del nome”, poiché si ritiene
che il consumatore sia fornito del senso critico sufficiente per
non accettare supinamente simili affermazioni pubblicitarie; ciò
purché non vi siano apprezzamenti denigratori o discreditanti nei
confronti dei concorrenti. L’Autorità Garante della Concorrenza e
del Mercato ha confermato questo orientamento, stabilendo che
la magnificazione del proprio prodotto presentato come leader di
settore a livello mondiale, se priva di riferimenti a dati di fatto
specifici, è “sufficientemente generica da potersi qualificare alla
stregua di pubblicità iperbolica, inidonea, come tale, a trarre in
inganno i fruitori del messaggio pubblicitario e a pregiudicarne il
comportamento economico”.
4. Pratiche commerciali ingannevoli
La prima grande categoria di pratiche commerciali scorrette è
costituita dalla pratiche commerciali ingannevoli, disciplinate
dall’art. 21 del Codice del Consumo.
Secondo la norma “È considerata ingannevole una pratica commerciale
che contiene informazioni non corrispondenti al vero o,
seppure di fatto corretta, in qualsiasi modo, anche nella sua presentazione
complessiva, induce o è idonea a indurre in errore il
consumatore medio riguardo a uno o più dei seguenti elementi e,
in ogni caso, lo induce o è idoneo a indurlo ad assumere una decisione
di natura commerciale che non avrebbe altrimenti presowww.an.camcom.gov.it/sites/default/files/le_pratiche_commerciali_scorrette_web.pdf
 
ciao nuvola la brochure non serve solo a pista io ho ordinato il 02/01/2017 e volevo la energy mi serve da rompere le palle al conce e rifare il contratto

t9 maledetto nuvola 68 e pista scusate
maledetto correttore nivola68 e pisia52
 
Ultima modifica di un moderatore:
GiGa tu sei ancora in tempo per riprendere in mano le redini per gli altri la vedo dura ti dico che anche il venditore che ho chiamato adesso che poi e quello che mi ha fatto il contratto e senza parole per questo modo di comportarsi di KIA Italia,staremo a vedere ma la vedo veramente dura
 
la brochure della niro o meglio il listino prezzi lo trovi sul sito della kia, l'ho scaricato anch'io stamattina
ecco qua listino aggiornato della niro con i 3 allestimenti
 

Allegati

  • listino-kia-niro-pubblico-02_01_2017.pdf
    635,4 KB · Visite: 449
Ultima modifica di un moderatore:
ma dei sensori anteriori ancora nessuna traccia?:confused:
 
Si saranno dimenticati di scriverlo nella brochure questi sono come la famosa trasmissione dilettanti allo sbaraglio.:banghead:
 
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